mercoledì, dicembre 28, 2005

il marketing torna in strada e tra la gente

Il marketing ha dei nuovi paradigmi? Beh forse! Anche se ormai gli studiosi più “cool” preferiscono parlare di meta-paradigmi o di paradigmi fluidi proprio per enfatizzare il fatto che sempre più difficilmente è possibile fissare un criterio o una variabile valida sempre e comunque.
Si è conclusa recentemente la prima edizione del World Marketing e Sales Forum in cui sembra che siano emersi tre capisaldi:
- Attenzione “interiore” “maieutica” al cliente attuale e potenziale, (se no che marketing sarebbe?!?)
- emozionare, far sognare, coinvolgere, sensibilizzare, sussurrare, avvicinare, raccontare diventano questi i nuovi diktat del buon marketer (a tal proposito, le rimando alle 6R di Riesmann)
- nuovi media, nuovi canali, nuovi veicoli, (sempre più attuali visto che a brevissimo vedremo cambiare anche le regole dell’advertising in tv);

Sono questi i tre indirizzi che vengono fuori in modo sempre più pressante secondo i guru del marketing in virtù del contesto che ci circonda quello della iper competitità (con l’abbattimento dei limiti spaziotemparali per il traffico della risorsa ormai più preziosa che è la conoscenza, possiamo chiaramente dire di essere inseriti in unico contesto globale).

Fino a ieri: reclame assordanti e martellanti, poster e cartelloni scandalosi in ogni dove, pagine e pagine di foto provocanti su riviste e giornali, slogan ad effetto e di “false promozioni” (senza alcun effettivo valore aggiunto per i consumatori).
Beh ne vedremo ancora e ancora…..c’è qualcuno di ben noto che nei prossimi mesi cercherà di convincerci tutti con questi mezzi ad appoggiarlo per un’ennesima volta….(invito solo ad una vera informazione a proposito…); le cattive abitudini non passano così facilmente ma sicuramente saranno errori che le aziende pagheranno a caro prezzo.

Oggi: clienti in overload informativo, ipercritici e selettivi, distanti, difficilmente raggiungibili attenti all’immagine globale e all’etica delle imprese e alle loro politiche: non si ha più la possibilità di conquistarli con campagne ridondanti e massificate.

Kotler (il padre delle 4 P e colui che è considerato il padre del marketing tradizionale) prescrive la propria ricetta: in poche parole invita gli uomini del marketing a scendere dalle loro “Turis eburnee”, dai loro uffici da 20°piano lontano dai luoghi di scontro e scambio per abbracciare nuovi stimoli, diversity management, assunzione delle proprie responsabilità, frequentazione diretta dei posti di consumo, studio in prima persona dei comportamenti e dei gusti dei propri interlocutori

Ne viene fuori anche un nuovo acronimo secondo cui andrebbero limitare le spese in advertising classico per andare a scoprire nuovi canali e strategie di comunicazione: PENCILS.
Matite brandizzate per tutti?!!?!?!? Nooooooooo!!!!!! Ma:
Public relations,
Event marketing,
News,
Community envolvment,
Identity ,
Lobbing,
Social investiments.

Il marketing esce da laboratori asettici e cabine di regia scende in strada, nelle piazze e torna tra la gente!!!

Ultimo appunto:
Riprendo un post interessantissimo che ho letto qualche giorno fa, un esempio interessante di creatività e utilizzo delle nuove tecnologie…..andate su: http://www.unitedvirtualities.com/demo/shoshmosis_friends/expandable_banner/ e vedete il banner verde in alto a destra spostando ogni tanto il mouse sulle immagini e vedrete un nuovo modo di comunicare, coinvolgere e perché no….. vendere…….


marketing: tecnologia o magia.....?!?

Beh guardate questi due link:

http://195.128.234.211/Hologram/Vodafone_hologram.mpeg
http://195.128.234.211/Hologram/bmw_hologram.mpeg

rappresentano una delle più attuali frontiere dell'adv: l'utilizzo degli ologrammi!!!
Ritengo che il loro potenziale sia eccezionale, no?!?

sabato, dicembre 24, 2005

.....tutto fa marketing o quasi

Delle news brevissime, non vi voglio tediare oltremodo per Natale.

Beh innannzitutto lo stripblog...un blog originato a fine ottobre da una ragazza italiana di 19 anni che ogni 20 commenti consente ai suoi lettori/amici blogger di vederla in immagini sempr epiù nude, osè e discinte. Beh il suo sogno è diventare una blogstar e a modo suo ci sta riuscendo con alcuni tra i mezzi più vecchi del mondo ma "rivisitati" in chiave postmoderna. Complimenti!




Babbo Natale porta un coloratissimo corso multimediale per imparare ad usare il pc adatto a tutti i bambini.
Il corso, “Computer facile” si segue stando davanti al computer. Le lezioni sono tenute da un bambino che con un linguaggio semplice e spontaneo insegnerà ai suoi coetanei l’uso del computer per disegnare, scrivere agli amici, fare i compiti, ascoltare musica, registrare voci e suoni, utilizzare CD e DVD.
Il corso è realizzato da Ialweb e dal Comune di Pordenone.

Visibile su:
http://www.pordenonefutura.it/corso/index.html



Curiosità, sapete quando è nato Babbo Natale ?
A quanto pare, Babbo Natale, inteso come quell'anziano signore vestito di rosso con la barba bianca e la pancia, è nato nel 1931.
Fu inventato dalla Coca Cola per reclamizzare la celebre bevanda.
L'inventore sarebbe quindi un pubblicitario di nome Sundbolm. Non a caso i colori del vestito classico di Babbo Natale sono gli stessi della Coca Cola.
Anche le renne sono una trovata pubblicitaria della Coca Cola, l'originale Santa Claus era raffigurato su un cavallo bianco.

E allora chi è Santa Claus ?
E’ lui l’originale! In realtà il Babbo Natale della Coca Cola, che ha preso stabilmente posto nell'immaginazione collettiva, riprende la tradizione di Santa Claus (in italiano San Nicola), protettore dei bambini e degli studenti.
Secondo la leggenda l'uomo, di origine turca e proveniente da una famiglia nobile e ricca, aiutò un'altra famiglia caduta in rovina, dove tre ragazze avrebbero dovuto cominciare a prostituirsi per sopravvivere alla povertà.
Il turco Santa Claus dono' dei sacchi di monete d'oro alle ragazze per fornir loro una dote tale da essere prese in sposa, ma trovando la finestra delle loro camera chiusa lascio' cadere i sacchi dal camino.
Da qui la leggenda dell'uomo buono che porta doni passando dal camino.

Perché a Natale ci si scambia i regali?
Alla fine dei saturnali i cittadini si scambiavano miele, fichi e ramoscelli sacri, in onore di un'antica tradizione portata avanti da Romolo, il fondatore di Roma.
L'usanza dello scambio dei regali è rimasta, rinforzata dal clima natalizio e dal marketing pubblicitario.

Indipendentemente dalle origini, quella del Natale rimane una festa utile per tanti: per le famiglie (che si riuniscono), per le aziende (è il periodo di maggiori vendite), per la Chiesa (che rivede i propri fedeli almeno in quella occasione), per i bambini (arrivano i regali e le vacanze).


domenica, dicembre 18, 2005

Job hunting: lavorare nel sociale

Questa mi piace assai:

attraverso un progetto voluto da ACTL – Sportello Stage, Glamour e Mont Blanc, tanti ragazzi avranno l'opportunità di conoscere il sociale e il mondo del no profit ed entrare al contempo a pieno titolo nel mondo del lavoro.

E' la terza edizione del programma: nei due mesi precedenti le opportunità previste erano nel marketing/comunicazione e nella finanza.
Questa volta invece i ragazzi con meno di 35 anni troveranno sulla rivista Glamour (una risorsa vale l'altra, ragà!) tante offerte da parte di ampie e importanti organizzazioni che trovate elencate più sotto; il settore del no profit è in rapida ascesa e si va sempr epiù professionalizzandosi offre vaste opportunità di crescita professionale ma sopratutto gratificazione personale e tanta automotivazione.

Possibili compiti:
- organizzazione eventi,
- coordinamento e sviluppo di progetti e campagne sociali,
- promozione dell’immagine e sensibilizzazione dell’opinione pubblica
- raccolta fondi.

Alcuni esempi:
- Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro),
- Ails (Associazione italiana lotta alla sclerodermia),
- Fondazione Aiutare i bambini, Fondazione Aldo Garavaglia
- Dottor Sorriso Onlus,
- Humana People to People Italia Onlus,
- Lega Italiana per la Lotta Contro i Tumori, Mani Tese,
- Medici senza frontiere Onlus,
- Survival International
e tante altre ancora.....

Mi sembra una bellissima opportunità, penso che sia un modo splendido per conoscere il mondo del lavoro e per conoscersi (ancora più importante!!!).


domenica, dicembre 11, 2005

News sulla connettività in Italia

In questi giorni ho letto di queste due nuove in merito alla connettività che mi hanno colpito.

Innanzitutto un’idea secondo me molto intelligente e replicabile ben oltre il territorio in cui è stata proposta.
L’autore di questa idea è Davide Corritore, 47 anni, autore della rubrica "Surfer" sul settimanale economico "Il Mondo", amministratore delegato della SWG, un istituto di sondaggi di opinione. Corritore è candidato alle primarie per la sinistra a Milano e si confronterà con: Dario Fo, Milly Moratti, Bruno Ferrante.
Non ha grandi chances ma ha sicuramente il merito di avere proposto qualcosa di eccezionale per il nostro paese: ossia di estendere un’ampia rete wi-fi su Milano in modo da concedere a tutti coloro che vi transitano un collegamente ad internet in banda larga gratuito.

E’ una provocazione sicuramente ma oltre ciò penso che possa essere un’ottima idea anche in altri territori in modo da modernizzare le nostre città e combattere il “digital divide”.
Una buona idea da marketing elettorale...:-)

Altra news di rilievo: l'Unione Europea costringe l'Authority italiana per le comunicazione a liberalizzare completamente le tariffe Adsl entro la fine dell'anno.
Cade l'obbligo per Telecom Italia di sottoporre all'approvazione dell'Authority le proprie offerte Adsl prima di lanciarle sul mercato. Il controllo diventerà non preventivo ma susseguente alle immissioni.
Cosa cambia per i consumatori? Beh non tanto, il massimo che si può sperare è che inizi una vera e proprio guerra al ribasso delle tariffe tra i vari operatori….anche se di contro negli ultimi mesi ciò spesso è accaduto con gravi conseguenze sulla qualità dei servizi.

venerdì, dicembre 09, 2005

unconventional marketing: ancora sul WOM

Torno a parlare di WOM- word of mouth – ossia la comunicazione interpersonale o anche detto “passaparola”.

“Word of Mouth Marketing: The Stats, Surveys and Substance Behind the Buzz’” è il titolo dell’ultima ricerca di mercato realizzata da eMarketer e sponsorizzata dalla Word of Mouth Marketing Association (WOMMA).

La ricerca approfondisce i motivi per cui il wom e le campagne di viral marketing si stanno diffondendo in modo così repentino e perché sarà sempre più necessario inserire queste tecniche di marketing non-convenzionale all’interno delle proprie strategie.

Emerge che nel 2006 almeno la metà dei marketers online utilizzerà forme di word-of-mouth marketing o campagne di marketing virale.
Nel 2007 sarà la maggioranza dei marketers ad utilizzare queste forme di marketing non-convenzionale.

Beh un risultato “forte” se non addirittura sconvolgente visto che di WOM si parla da pochi mesi e comunque si è iniziato soltanto due anni fa.

Altri risultati che emergono chiaramente dallo studio:
- viene riconosciuto quantitativamente che semrpe più consumatori (americani in questo caso, ma penso che la cosa sia assolutamente estendibile) sono molto più propensi a rivolgersi a familiari, amici o altri ‘esperti personali’ piuttosto che utilizzare le informazioni provenienti dalla pubblicità dei media tradizionali;
- Internet, ha amplificato il processo creando quella sorta di intelligenza collettiva di cui parlavo ieri e una vastissima rete di relazioni sociali puramente virtuali o anche solo inizialmente digitali, durature, complesse o anche e effimere.


giovedì, dicembre 08, 2005

web marketing: la rete condivide l'intelligenza

Qualche giorno fa ho letto un interessante contributo su questo argomento; cosa si intende quando si parla di intelligenza collettiva e virtuale?
Il termine si riferisce al mondo parallelo delle comunità virtuali intelligenti che collaborano tra di loro usando tutte le nuove forme di comunicazione.
Vocaboli paralleli sono quelli di blogosfera (l’insieme dei blog) e quello di blogger o simile e già più noto di internauta (colui che vive attivamente la rete).
Cambiano le regole di utilizzo della comunicazione in rete: non si tratta più di “uno a uno” dell’e-mail e “uno a molti” di una qualunque pagina web ma di “molti a molti”, ecco il file sharing, ecco i weblog, il wiki ecc.
La loro forza? Non sono “incastrati” da alcun contratto o asservimento, dicono ciò che desiderano, usando il canale e le risorse che preferiscono. Sono capaci di promuovere questo o quel soggetto, brand o azienda o anche capace di sotterrarne altri nel giro di pochi giorni

Gli autori come Gartner e Forrester definiscono per lo più queste multiformi aggregazioni finalizzate di utenti come “collaborazione di massa”.

Tutto ciò si muove secondo ideali veramente postmoderni di cooperazione, condivisione, frammistione, unione, simbiosi maieutica e osmotica: attraverso la condivisione di conoscenze, competenze, emozioni, sensazioni si arriva ad ottenere valore aggiunto disponibile per chiunque.

La sfida per le aziende? Tenere veramente in conto questa intelligenza collettiva, virtuale ed anche se vogliamo a basso costo in modo da cooptarla all’interno dell’organizzazione, saperla utilizzare in tutte le fasi del processo produttivo: dall’originazione di un’idea, al perfezionamento, affinamento della stessa, alla realizzazione e infine anche alla promozione. Tutto questo in modo onesto e diretto senza troppi orpelli e artifici. In questo credo che si realizzi un importante punto della fase postmoderna: l’umanizzazione d’azienda.

mercoledì, dicembre 07, 2005

Milano: via libera alla creatività!!!

In questi giorni è stato presentato "Fashion incubator"il nuovo progetto ideato dalla Camera nazionale della moda italiana e finanziato dal Comune di Milano.
Lo scopo è favorire lo start up di nuove aziende che abbiano poi intenzione di aprire la loro attività nelle aree periferiche.
Unici requisiti: realtà con meno di tre anni di età con privilegio delle aziende a maggioranza femminile e mission produttiva nell’abbigliamento, accessori, maglieria.
In candidati scelti da un apposita commissione si avvantaggeranno gratuitamente per due anni di una location attrezzata con i macchinari necessari e del tutoraggio per la progettazione e la realizzazione dei prodotti, per il marketing ecc.
Aspiranti stilisti e amanti del fashion è il vostro momento….

venerdì, dicembre 02, 2005

TV on demand: la tv fatta in casa di telecom

Ecco la nuova offerta Telecom, certo è un po’ cara (da 45 euro mensili circa) ma ci rende tutti padroni davanti alla nostra tv.

Con l’arrivo del nuovo servizio di IPTV, Telecom Italia, gli italiani potranno scegliere cosa vedere senza vincoli di orario e di programmazione. Grazie alle prestazioni offerte dalla banda larga, si potrà accedere direttamente ad un ampia offerta di contenuti on demand: film e telefilm, notizie, calcio, concerti e reality.

Con Alice Home TV viene attivata una connessione ADSL “Alice 4 Mega” e fornito un kit costituito da un decoder da collegare al televisore e da un modem ADSL Wi-Fi. Ovviamente oltre la tv on demand viene data una connessione superveloce utilizzabile anche attraverso tv

Due le offerte: base e Premium differenti per contenuti, servizi e ovviamente…costi.

Marketing internazionale: la sfida paneuropea

Si è appena conclusa la visita della delegazione italiana in Turchia e si tirano le somme: l’esperienza è stata decisamente positiva per il sistema Italia: «Vogliamo diventare primi nel rapporto con la Turchia», dice il presidente di Confindustria, Luca di Montezemolo.

Il Governo turco ha rassicurato gli industriali italiani su importani obiettivi: stabilità della crescita, volontà di ridurre il deficit pubblico e di tenere sotto controllo l'inflazione. Il presidente della Tusiad, la Confindustria turca, Omar Sabanci, ha sottolineato che ormai per aprire un'azienda sono stati ridotti i passaggi da 19 a 3 e che in solo due giorni è possibile costituire una società.

Prossimo appuntamento: è sempre la Sicilia candidata ad essere protagonista, concluso il meeting di Taormina, nella terza decade di febbraio sarà la volta di Palermo per un incontro tra 15 Paesi del Mediterraneo.

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