il marketing torna in strada e tra la gente
Il marketing ha dei nuovi paradigmi? Beh forse! Anche se ormai gli studiosi più “cool” preferiscono parlare di meta-paradigmi o di paradigmi fluidi proprio per enfatizzare il fatto che sempre più difficilmente è possibile fissare un criterio o una variabile valida sempre e comunque.
Si è conclusa recentemente la prima edizione del World Marketing e Sales Forum in cui sembra che siano emersi tre capisaldi:
- Attenzione “interiore” “maieutica” al cliente attuale e potenziale, (se no che marketing sarebbe?!?)
- emozionare, far sognare, coinvolgere, sensibilizzare, sussurrare, avvicinare, raccontare diventano questi i nuovi diktat del buon marketer (a tal proposito, le rimando alle 6R di Riesmann)
- nuovi media, nuovi canali, nuovi veicoli, (sempre più attuali visto che a brevissimo vedremo cambiare anche le regole dell’advertising in tv);
Sono questi i tre indirizzi che vengono fuori in modo sempre più pressante secondo i guru del marketing in virtù del contesto che ci circonda quello della iper competitità (con l’abbattimento dei limiti spaziotemparali per il traffico della risorsa ormai più preziosa che è la conoscenza, possiamo chiaramente dire di essere inseriti in unico contesto globale).
Fino a ieri: reclame assordanti e martellanti, poster e cartelloni scandalosi in ogni dove, pagine e pagine di foto provocanti su riviste e giornali, slogan ad effetto e di “false promozioni” (senza alcun effettivo valore aggiunto per i consumatori).
Beh ne vedremo ancora e ancora…..c’è qualcuno di ben noto che nei prossimi mesi cercherà di convincerci tutti con questi mezzi ad appoggiarlo per un’ennesima volta….(invito solo ad una vera informazione a proposito…); le cattive abitudini non passano così facilmente ma sicuramente saranno errori che le aziende pagheranno a caro prezzo.
Oggi: clienti in overload informativo, ipercritici e selettivi, distanti, difficilmente raggiungibili attenti all’immagine globale e all’etica delle imprese e alle loro politiche: non si ha più la possibilità di conquistarli con campagne ridondanti e massificate.
Kotler (il padre delle 4 P e colui che è considerato il padre del marketing tradizionale) prescrive la propria ricetta: in poche parole invita gli uomini del marketing a scendere dalle loro “Turis eburnee”, dai loro uffici da 20°piano lontano dai luoghi di scontro e scambio per abbracciare nuovi stimoli, diversity management, assunzione delle proprie responsabilità, frequentazione diretta dei posti di consumo, studio in prima persona dei comportamenti e dei gusti dei propri interlocutori
Ne viene fuori anche un nuovo acronimo secondo cui andrebbero limitare le spese in advertising classico per andare a scoprire nuovi canali e strategie di comunicazione: PENCILS.
Matite brandizzate per tutti?!!?!?!? Nooooooooo!!!!!! Ma:
Public relations,
Event marketing,
News,
Community envolvment,
Identity ,
Lobbing,
Social investiments.
Il marketing esce da laboratori asettici e cabine di regia scende in strada, nelle piazze e torna tra la gente!!!
Ultimo appunto:
Riprendo un post interessantissimo che ho letto qualche giorno fa, un esempio interessante di creatività e utilizzo delle nuove tecnologie…..andate su: http://www.unitedvirtualities.com/demo/shoshmosis_friends/expandable_banner/ e vedete il banner verde in alto a destra spostando ogni tanto il mouse sulle immagini e vedrete un nuovo modo di comunicare, coinvolgere e perché no….. vendere…….